MILANO (MF-NW)--Piu' di 70.000 chilogrammi di emissioni inquinanti in meno nell'aria, nel solo territorio del comune di Milano, ogni anno, l'equivalente dell'apporto ambientale di 176mila alberi urbani. Come ottenerli? Utilizzando una parte di edifici pubblici come purificatori d'aria passivi a energia zero. questo uno degli obiettivi emersi dall'evento "Liberi di respirare: ambiente, qualita' dell'aria e salute" che ha visto insieme, a Milano, istituzioni, accademia e imprese per confrontarsi e mettere a fattor comune conoscenze e soluzioni sul tema dell'inquinamento (urbano e non) outdoor e indoor. Secondo quanto emerso dall'incontro, utilizzare gli edifici come purificatori d'aria e' gia' possibile. Lo ha dimostrato l'esperienza di REair, azienda del settore clean-tech, che ha organizzato l'evento con il patrocinio di Green Building Council Italia e in collaborazione con Fondazione Politecnico di Milano, Acone Associati, Monte Rosa 91 e Urbanfile. REair ha sviluppato una tecnologia fotocatalitica con cui trattare superfici, interne ed esterne, in grado di permettere agli edifici di combattere la produzione di composti nocivi come ossidi di azoto, composti organici volatili e polveri sottili. Da qui, partendo dall'esperienza di REair, una stima relativa al comune di Milano: trattando con i prodotti fotocatalitici il 20% degli immobili comunali, ovvero una superficie stimata di circa 432mila metri quadrati, si otterrebbe un abbattimento di emissioni di Nox (ossidi di azoto) pari a 73.440 chilogrammi l'anno, equivalente all'inquinamento provocato da oltre un miliardo e 200milioni di chilometri percorsi da auto a benzina euro6. Lo stesso effetto benefico, in cifre, prodotto dalla piantumazione di 176mila alberi urbani. L'evento "Liberi di respirare: ambiente, qualita' dell'aria e salute" si e' aperto con i saluti istituzionali di Giovanni Pavesi, direttore generale Welfare della Regione Lombardia, seguiti dall'intervento di Walter Ricciardi, professore ordinario dell'Universita' Cattolica di Roma, gia' presidente dell'Istituto Superiore di Sanita' ed esperto di chiara fama internazionale. Nel focus sull'architettura urbana sono intervenuti Stefano Capolongo, architetto e professore ordinario di Hospital Design e Urban Health e direttore del Dipartimento Architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito del Politecnico di Milano, Rosa Draisci, direttrice del Centro Nazionale Sostanze Chimiche, Prodotti Cosmetici e Protezione del Consumatore dell'Istituto Superiore di Sanita' e Fabrizio Capaccioli, presidente del Green Building Council Italia. "L'inquinamento atmosferico e' un problema drammatico per tutti, soprattutto per mamme e bambini", ha detto Ricciardi. "Ogni giorno respiriamo una tempesta invisibile di particelle e molecole che si infiltra nel nostro corpo. In Europa il 90% della popolazione urbana vive in quella che l'Oms definisce soglia di tossicita' per quanto riguarda le emissioni inquinanti. E delle prime 31 citta' piu' inquinate in Europa, 15 sono in Italia, soprattutto in pianura padana. Il tempo stringe, c'e' bisogno di una forte alfabetizzazione climatica, mettendo in pratica opere di contenimento, per inquinare meno, e mitigazione, per calmierare l'effetto dei danni". zag (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)